Recensione - Buie
BUIE DI IRENE VISENTIN
Recensione di Paolo Sista
È una strana partita, la vita.
Una scrittrice ci propone una recensione. Accettiamo.
Tempo dopo ci contatta una seconda autrice: stessa casa editrice, presentazioni in coppia, eppure il libro della seconda non viene ristampato ed è buono come quello della prima.
Strana partita è la vita, dicevamo.
Il primo libro era "La coda delle lucertole", di Alice Cervia, già recensito su questo blog.
Il secondo è Buie, di Irene L. Visentin.
Non conoscevo Irene, sapevo solo che aveva iscritto sul volume “RdP - Coven Riunito”, antologia horror tutta al femminile il cui ricavato è andato e sta andando al centro antiviolenza Centro Veneto Progetti Donna.
Raro caso di ottima causa e ottimo libro, l'abbiamo sponsorizzato senza guadagnarci un euro, mentre avevamo libri nostri in uscita, e ne andiamo fieri.
Mesi dopo per l'appunto entrai in contatto con Irene: ella era interessata a collaborare con noi e noi con lei; il libro era pure ormai libero dall'opponibile erga omnies dei diritti concessi alla precedente casa editrice, così me lo inviò per leggerlo.
Il responso era inoppugnabile: un gran libro di una grande scrittrice, che per intervento della Bona Sorte collaborerà anche noi e molte delle Buie novelle ristamperemo.
Messaggio dopo messaggio, centellinati, scoprii che aveva pubblicato un'altra raccolta e che tuttora collabora con Massacro e Silicio dei Novocarnisti, riviste lontane dalla nostra weltanschauung ma di tutto rispetto.
Leggendo Buie, mi è subito venuta alla mente l'opera di Barbara Guarnieri. Io vengo da un retroterra filosofico che incorpora la Filosofia della Differenza Sessuale, roba che all'epoca del fin de siecle ti bollava come estremista e che nell'attuale imbecillità politicamente corretta ti bolla come fascista: ce ne faremo una ragione. Essendo la Differenza data anche dalla realtà corporea, maschile e femminile sono due altri e un terzo polo è una terza realtà, il sentire individuale non rende un A un B, bensì genera un C o un D.
In Irene, come in Barbara, è una particolarità irriducibilmente femminile a fare la differenza di sensibilità, di interpretazione, di svolgimento narrativo rispetto al racconto maschile.
Che siano autori etero o gay, l'orrore maschile è una mazzata annichilente, una massacro totalizzante, tuttalpiù uno scuoiare strato dopo strato; nel corrispettivo femminile assistiamo a una crudeltà fine, una perfidia sottile, una stilettata precisa nella terminazione nervosa dove fa più male.
Buie presenta una galleria di figlie handicappate, madri assassine, aspiranti streghe, mogli esaurite, figlie abusate, amanti assassine, presenze che volano sui tetti e scendono giù per i comignoli.
Ogni racconto è una sfaccettatura dell'alienazione e malessere provocato dall insostenibile orrore del quotidiano, a cui paradossalmente sempre più persone paiono omologarsi e a cui le protagoniste possono reagire solo tramite il gesto violento, eseguito o subito.
Molto interessante il cambio continuo di registro e umore, dalla malinconia crepuscolare di Crazy Englsih Summer al sarcasmo di La busta, veri tour de force del grottesco da fare invidia a Joe Lansdale; da Timo, ove la sperimentazione sulla propria sessualità frantuma la barriera tra mondo interiore e mondo esteriore, a Il sapone della terra, eccellente esempio di letteratura dei fluidi corporei e originale variazione sul tema di violenza e vendetta; da La Fuliggine dei tetti, poetica e visionaria incursione nel bizzarro, alla lacerazione body horror di Non mi sono fatta niente; da Carne da macello, il racconto più disperato e forse il più prezioso del lotto, imbevuto di un com'è di un realismo cinico da hard boiled, a Il Tagliatore, immaginifica storia sul tema della disabilità scevra da ogni retorica accomodante.
Partita proprio strana, la vita. Un doppio sei con i dadi che invece di farti vincere il Gioco dell' Oca e invece ti fa perdere un turno. Pazienza, da parte nostra daremo alle stampe i racconti, vecchi e nuovi, che Irene ci concederà. Intanto potete leggerla dove segue.
I Libri e I Racconti
Racconti dal Profondo: Coven Riunito
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