Recensione - HPL. Una vita di Lovecraft
HPL. Una vita di Lovecraft di Marco Taddei e Maurizio Lacavalla
Recensione di Paolo Possanzini
La vita dello scrittore americano Howard Phillips Lovecraft viene omaggiata nella nuova biografia a fumetti firmata dallo scrittore Marco Taddei e dal disegnatore Maurizio Lacavalla, dal titolo HPL. Una vita di Lovecraft, edita da Edizioni BD.
L’opera, composta di tre capitoli, si concentra su domande di carattere filosofico che il Sognatore di Providence si pone fin dalla più tenera età riguardo l’altro e il suo carattere spettrale e inquietante in un cosmo silenzioso e incurante dell’umanità, che invece si illude costruendo castelli in aria nella vana speranza di una salvezza. Lovecraft manifesta questa sua ossessione per il decadimento del corpo umano, visto come meccanismo, in particolare nella parte finale della sua vita, segnata dalla malattia che lo porterà alla morte; senza contare la lettera del padre che viaggia attraverso tutta la sua vita.
La scrittura di Marco Taddei rende queste vicende biografiche e filosofiche avvincenti come i migliori racconti del Sognatore di Providence e le tavole di Maurizio Lacavalla riescono a ricreare quell'atmosfera in maniera stupefacente, grazie al sapiente uso dei chiaroscuri e alla costruzione dei luoghi: menzione particolare per la casa animata da presenze oscure, incluse quella del defunto padre e della madre fin troppo ossessiva e protettiva nei confronti del suo unico figlio.
La vita di tutti i giorni del giovane Howard viene mostrata al lettore in tutto il suo sentire l'oppressione e l'ansia che colmarono l’esistenza dello scrittore.
La resa visiva delle entità lovecraftiane – quali ad esempio Cthulhu – nelle tavole di Lacavalla rende giustizia all’immaginario del Sognatore di Providence.
In conclusione, i lettori qui troveranno, oltre a un’appassionante biografia di uno dei più grandi rivoluzionari del genere horror, uno scorcio sulla fucina di idee che è stato Howard Phillips Lovecraft.
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