Flavio Deri - Intervista all'autore
MT: Quali sono i tuoi scrittori preferiti, sia in ambito weird che nella letteratura ufficiale?
FD: Incomincio con il dire che nasco come lettore di Stephen King e ne rimango un appassionato, anche se in vena più nostalgica. Da lì mi si spalancò un mondo che andava oltre i libri più commerciali e grazie a cari amici sono stato iniziato al Culto del Sognatore di Providence, in una piccola libreria di nicchia della Lucchesia. Grattando la superficie di quell'universo letterario, sono arrivato a scoprire e ad amare grandi maestri come E.A. Poe, C.A. Smith, F.B. Long, A. Machen, M. Shelley, A. Bierce, R. Chambers e altri grandi autori dell'epoca. In età contemporanea difficilmente indico qualcuno come "preferito", ma do ampio spazio a tutti quegli autori – specie italiani – che definiamo emergenti: di fatto la mia libreria personale ha molto spazio per loro.
MT: Perché scrivi?
FD: In primis scrivo per me stesso. In età scolare ho provato solo astio verso le materie letterarie a causa di maestre poco pazienti e mie difficoltà di apprendimento: lo ammetto senza troppi problemi. Solo molti anni dopo, con la scoperta dei GDR, sono riuscito a uscire dal mio guscio di alienazione dalla lettura e, con l’arrivo dell’esperienza maturata in anni di giochi di ruolo, mi sono buttato anche nella scrittura continuativa. Secondariamente scrivo per condividere le mie passioni e trasmetterle attraverso la battitura e l’assemblaggio di capitoli. Non scrivo per tutti o per le masse, scrivo di ciò che mi appassiona e che attira la mia creatività. Infine scrivo perchè mi piace farlo, mi fa stare bene.
MT: Musica, Film, Fumetti, Serie fondamentali?
FD: Parto dalla musica in quanto, classe 1988, sono figlio della generazione Nu-Metal. Non sono mai stato realmente indirizzato verso un percorso musicale, quindi ho avuto la fortuna di scoprire e apprezzare in solitaria la musica che tutt'oggi rientra nelle mie corde. Non ho mai apprezzato il discrimine tra "true metal" e "poser": come per tutte le scelte della mia vita, se una cosa mi piace, non mi dovete rompere il cazzo.
I miei gusti musicali sono vari, dai Genesis ai Cradle of Filth. Gruppi che ascolterei anche se ci fosse in sottofondo l'apocalisse sono i Disturbed e i Folkstone.
I film che hanno segnato la mia via di scrittura sono tre: "Sospesi nel tempo", "Il seme della follia" e il primo "Scream" (sono un grande fan di tutta la saga). Tre film concettualmente differenti, ma che hanno un posto speciale nel mio cuore e che probabilmente mi hanno dirottato verso il primo "Punto Sanità perso".
Per quanto riguarda i fumetti, invece, sono cresciuto con Dylan Dog, tra quelli Made in Italy, mentre per l'estero avrei troppi nomi da citare, quindi mi limito a Hellblazer, Sandman (Azathoth preservi Neil Gaiman) e Locke & Key (No, la serie fa schifo).
Tendo a non attaccarmi troppo alle serie TV, ma non posso che citare "True Detective" (prima stagione), "Alcatraz", "Torchwood" e "Misfits". Come molte cose belle, occorre che finiscano presto prima di diventare commerciali per fare soldi.
PS: Dicci qualcosa sulle tue opere che nessuno sa!
FD: Non pubblico mai qualcosa di cui non sono convinto almeno al 90%, perché la sicurezza totale così come la perfezione non esistono. Il resto lo cancello. Come detto in precedenza, scrivo in primis per me stesso e se una cosa non piace a me, non posso pretendere che piaccia al prossimo.
Generalmente scrivo in brevi periodi, perché quando arriva l'ispirazione non perdo tempo. Concludo ringraziando i ragazzi del gruppo Lovecraft Italia, che sono giunti in un periodo per me buio da questo punto di vista e con i contest hanno riacceso la mia voglia di scrivere.
Stay Weird
I LIBRI
CON STRANI AEONI
CON IVVI
CON DELOS DIGITAL
CON ESESCIFI
CON HORTI DI GIANO
Commenti
Posta un commento