Recensione - La scatola di Escher

La scatola di Escher di Massimo Junior D'Auria 

Recensione di Mondo Thule 


Vitto80: È illegale? 

Fraus: No. Dubito che la legislazione italiana abbia pensato a manufatti del genere. U_U


Escher. Un nome che non ha bisogno di presentazioni, un nome evocativo, un nome che crea aspettative. Ho apprezzato prima di tutto gli accenni che l'autore del presente racconto lungo ha fatto dell'opera del celeberrimo artista, senza tentare di scrivere una pedissequa trasposizione. Tuttavia Escher non è citato a sproposito o peggio come esca, la storia riesce a trasmetterne l’avvincente senso del mistero e lo sposa agli stilemi letterari del miglior horror e weird delle piccole cose, quell’irruzione dell'imprevedibile nella routine quotidiana, in un normale quartiere di una normale città, e il pensiero corre subito a Stephen King e un romanzo come Buick 8, uno dei migliori fra i successivi all'anno duemila.

Il racconto di D'Auria ci narra il trascinarsi attraverso la vita di un uomo solo, rimasto solo, prigioniero di un dolore che non passa e dell'impotenza a farsene una ragione. Il nostro protagonista, Vittorio, si è adattato a vivere una vita come tante: sulla soglia della povertà, con l'acqua alla gola per pagare l'affitto di un misero appartamento e centellinando i soldi per fare la spesa. È in questo contesto, più diffuso di quanto si possa o si voglia credere anche nella realtà, che fa la sua comparsa un qualcosa che non dovrebbe esistere, un qualcosa dotato di un fascino irresistibile che porterà il protagonista a…

Beh, amici lettori, lascerò a voi il brivido di scoprirlo e di accompagnare Vittorio nel suo disperato tentativo di rimettere le cose a posto, con ogni mezzo.

Lo stile di scrittura preciso aiuta a non perdersi nei momenti più visionari e condivido la volontà dell'autore di scrivere una storia fantastica ben radicata negli aspetti più scomodi e disagiati della nostra realtà, piuttosto che in un contesto immaginario libero dalle mille pressioni e affanni che dobbiamo affrontare tutti i giorni, dimostrando che si può fare weird senza escapismo e parlare della vita senza dover essere retorici o didascalici.

Se cercate una storia lontana tanto dal nichilismo autocompiaciuto quanto dalla stucchevolezza dello “andrà tutto bene”, allora provate a mettere le mani sulla scatola di Escher.


Il Libro:

La scatola di Escher di Massimo Junior D'Auria 


L'autore: 

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Op. Cit.

Buick 8 di Stephen King 



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