Franco Brambilla - Intervista all'artista
Paolo Sista del Gruppo Telegram "Lovecraft Italia" intervista Franco Brambilla. Pittore, illustratore, disegnatore, grafico, docente presso la Scuola Internazionale dei Comics e, soprattutto per noi appassionati del Senso del Meraviglioso – e del Mostruoso –, autore delle copertine di Urania: il periodico Mondadori che ha fatto la storia della fantascienza e di tutta la letteratura fantastica in Italia.
PS: Ciao Franco, la prima domanda è d'obbligo: perché hai scelto la fantascienza quale tema della tua cifra stilistica?
FB: Sono da sempre un grande appassionato di fantascienza e ho sempre amato disegnare, mi è venuto naturale unire le due passioni e cercare di trasformarle in un lavoro.
PS: Per i pochi che ancora non ti conoscono, chi è l'uomo Brambilla?
FB: Potrei essere definito un nerd attempato, quando non lavoro seguo i miei interessi e i miei affetti. La famiglia, gli amici e i gatti.
PS: Il tuo nome è indissolubilmente legato alla testata di Urania. Che cosa ha di speciale, cosa ti sprona a continuare a illustrarne le copertine?
FB: Ogni mese è un’emozione forte come la prima volta, illustrare copertine di libri è il mio lavoro. Urania pubblica molti generi diversi di storie fantascientifiche, come illustratore non ci annoia mai.
PS: Chi sono i tuoi artisti preferiti, i tuoi punti di riferimento?
FB: Sono tanti: artisti, fotografi, illustratori. Karel Thole, Syd Mead, Ralph Mcquarrie. Moebius, Sydney Jordan, Otomo, Mars1 e tantissimi altri.
PS: Parlando di Urania, non si può non menzionare il pittore olandese Karel Thole, che per decenni ne firmò le copertine, fino a divenire una e vera propria icona. Che rapporto hai con l'opera di Thole?
FB: Mi piace molto, faccio l’illustratore anche perché affascinato fin da bimbo dai suoi lavori.
PS: Come sviluppi l'idea di una copertina di Urania? Per il soggetto, ti basi sul contenuto del libro o ti lasci ispirare dal solo titolo, o altro ancora?
FB: Il libro è fondamentale, non si possono leggere tutti prima di creare una copertina ma è basilare rispettare lo spirito del testo. Bisogna creare una immagine che non sveli troppo e che incuriosisca il possibile lettore.
PS: Andando sul tecnico, se non è un segreto professionale, che tecniche utilizzi nelle tue opere, in particolare in quelle di copertinista?
FB: Uso diversi modellatori 3d ma anche acquerelli e tanto photoshop.
PS: Chi sono i tuoi scrittori preferiti, tanto nell'ambito sci-fi quanto in generale?
FB: I primi che mi vengono in mente: Jonathan Coe, Dan Simmons, Kurt Vonnegut, Philip Dick, William Gibson, Ballard, King, Clarke, Tonani, Ursula Le Guin, Francesca Cavallero, Cixin Liu, Charles Stross, Hodgson, Torello, Clarke, Lovecraft, Evangelisti.
PS: Ci forniresti un breve elenco di film/telefilm, fumetti e musica che preferisci?
FB: Fumetti: Dragonero, Hellboy, i racconti di Lovecraft disegnati da Gou Tanabe, Kaiju n.8, Gundam Thunderbolt sono quelli che leggo in questo periodo.
Serie TV: quelle di fantascienza mi piacciono tutte: per esempio the expanse, battlestar galactica, molto star trek e star wars, Silo, dr.Who, quelle animate tipo Rick e Morty, the legend of Vox Machina, Futurama. Ma anche Slow Horses, Mad men, Downtown Abbey, Ted Lasso e The Bear.
Film: anche qui, se di fantascienza probabilmente mi piacerà, ma apprezzo molto anche altri generi: azione, drammatici, commedia. Soprattutto i classici e quelli di autori giapponesi.
Musica: ne ascolto molta mentre lavoro, soprattutto elettronica e colonne sonore. Boards of Canada, Morricone, Kraftwerk, Massive Attack, ascolto compilation di musica di questo tipo su mixcloud e cerco autori nuovi su bandcamp.
PS: La fantascienza, come genere letterario, ha attraversato numerose fasi creative: dalle battaglie spaziali alla colonizzazione intergalattica, dai paradossi temporali all'incontro con altre forme di vita. Il genere si evoluto da avventure picaresche a riflessioni sull'evoluzione e addirittura mutazione dell'uomo nei millenni a venire, da esperimenti con le avanguardie artistiche fino all'avvento del cyberpunk, che rimescolò nuovamente le carte in tavola. Infine, negli ultimi anni si sta assistendo a una nuova esplosione di creatività, che pare rileggere lo spirito speculativo delle grandi saghe attraverso la lente degli attuali sviluppi tecnici, informatici e biomedici sempre più accelerati. Come vedi il futuro del racconto fantascientifico?
FB: Mistero totale, continuare a leggerne è l’unico modo di scoprirlo. Immagino che le storie scifi continueranno a inglobare le paure, i problemi e le speranze contemporanee. Sarebbe bello se cominciassero a dare idee concrete su come affrontarle e superarle.
PS: Cosa pensi della fantascienza italiana: siamo gregari in scia o abbiamo le carte in regola per rivendicare un posto in prima fila?
FB: Ne leggo tanta, penso che chi faccia differenza tra italiani e stranieri e non legga i primi basandosi sul cognome sia un po’ stupido. Non è il mio modo di selezionare quello che voglio leggere. Ci sono tanti scrittori nostrani che non hanno nulla da invidiare agli stranieri. Lino Aldani per citarne uno “storico”, Valerio Evangelisti, Dario Tonani e tanti vincitori e vincitrici del Premio Urania. Mi piacciono molto e per bravura sono sicuramente a livello internazionale anche molti autori proposti da Zona 42 ed Edizioni Hypnos.
PS: Nel corso della tua attività di artista, ci sono stati dei momenti difficili o ostacoli che parevano insormontabili e se si, come li hai superati? Che consigli daresti a chi volesse seguire il tuo esempio?
FB: Gli ostacoli e i problemi ci sono sempre, alcuni passano molto al di sopra della propria testa. Non si possono risolvere e bisogna conviverci. A chi volesse cominciare ora dico di essere preparato al meglio tecnicamente e culturalmente, di proporre qualcosa di unico e personale e di guardare all’estero e ai nuovi campi in cui c’è bisogno di illustrazioni di qualità. Consiglio di non svendere il proprio lavoro e di non lavorare gratis per nessuno fin da subito.
PS: Ci sono aspetti della Fantascienza contemporanea che ti entusiasmano o deludono? Quale elemento della società contemporanea vorresti vedere maggiormente sviluppato o analizzato in un'opera sci-fi?
FB: Onestamente non sopporto più le storie che parlano nel bene e nel male di Intelligenza artificiale, una moda spero temporanea, derivata del tanto parlare spesso a sproposito dell’argomento del momento, noia. Penso che la società contemporanea si presti più a scrivere intense storie di orrore più che di fantascienza tra complottisti allo sbaraglio, super ricchi fuori di testa e disastri causati dal cambiamento climatico.
PS: Tu partecipi spesso alle fiere, convention e podcast dedicati alla sci-fi e al Fantastico. Ritieni importante il confronto e lo scambio di idee con gli appassionati del genere?
FB: Certo, per me sono momenti importanti, per parlare e mostrare il mio lavoro ma anche per incontrare altri professionisti del settore, scambiarsi idee e tentare progetti comuni. Da tanti anni lavoro da solo quindi sono anche occasioni sociali che aspetto con gioia. Il pubblico è spesso molto preparato e si può passare giornate intere a parlare di argomenti fantascientifici, fumetti, film, libri e giochi senza annoiare e annoiarsi.
PS: Per il futuro, hai qualche progetto particolare che vorresti realizzare?
FB: Tanti ma in particolare nel 2025 mi piacerebbe trovare uno spazio a Milano dove organizzare una mostra per celebrare i venticinque anni di copertine realizzate ogni mese per Urania. Ho fatto mostre in passato in Italia e all’estero ma mai nella mia città.
PS: Per finire, Franco, dicci qualcosa sul tuo lavoro che nessuno sa!
FB: Confesso che in realtà fa tutto il mio gatto Smog dipingendo ad olio con la coda, io sono solo un prestanome.
Si ringrazia Gian Osvaldo Orlandi di UraniaMania per la collaborazione.
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Complimenti agli amici di StraniAeoni per la bella intervista all'impareggiabile illustratore Franco Brambilla che con le sue immagini sulle copertine di Urania ogni mese ci fa sognare!
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