Aeonica - Bagno a mezzanotte
AEONICA
I RACCONTI DEL BLOG 2.6
BAGNO A MEZZANOTTE
di Sister Scarlatta N.D.R. Katia Scarlata
Una donna di mezza età, Astrid, lascia improvvisamente la sua routine fatta di dipendenze psicologiche, cattive abitudini, lavoro precario e relazioni superficiali: ovviamente instabili, come la sua identità.
Una sera, senza dire nulla a nessuno, prende un treno verso una destinazione sconosciuta. Indossa uno dei suoi abiti più belli, che le dà sensazioni di sicurezza e trasporto emotivo; all'interno della sua gonna a palloncino, tiene nascosti il suo taccuino, fatto di segreti scritti a punta di singhiozzi, e una fotografia sbiadita di quando aveva poco più di otto anni.
Eccola così – bella, inquietante, ambigua, bizzarra e sensuale – che vaga nel silenzio oscuro e melanconico delle stazioni deserte, di città insospettabili.
Nei paesi dove nessuno la conosce, Astrid inizia un cammino tortuoso dentro sé stessa. Il buio non è solo nei luoghi che attraversa, ma dentro di lei: ricordi come scale a chiocciola dimenticate in edifici mai vissuti, dolori mai risolti, odori mai respirati, sogni e strategie messi da parte. Ogni incontro, ogni notte trascorsa da sola in una stanza spoglia, diventa una porta aperta sul passato: un confine tra lei stessa e i mostri irrisolti che raffigurano le sue molteplici personalità.
Il buio la spaventa, la accoglie, la trasforma. La fa diventare una donna della notte d'argento e oro. La fa diventare una mistress dell'arte, in LaTeX, maschere raffinate e passi sicuri. Fino al giorno in cui, davanti al mare d’inverno, pronuncia finalmente queste parole:
«Adesso so dov’è casa. È in me, anche quando è buio.»
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