LOVECRAFT ITALIA - intervista agli Amminstratori del Gruppo Telegram

A un anno dall'avventura editoriale in collaborazione con la Colomò Editore e a ben tre anni dalla sua fondazione, il blog Strani Aeoni ha deciso di intervistare gli Amministratori del Gruppo Telegram LOVECRAFT ITALIA: tra i sette Admin attualmente operativi abbiamo discusso con Paolo Possanzini, che scrisse l'introduzione al secondo numero di Strani Aeoni, l'antologia ufficiale del gruppo, e Stefano Sbaccanti, i cui racconti sono stati pubblicati in tutti i volumi di dette raccolte.




Strani Aeoni: Cosa avevi in mente con fondazione del gruppo e che bilancio trai dopo i primi anni di attività? Il gruppo è andato come volevi o ha preso svolte impreviste? È accaduto qualcosa che ti ha sorpreso o ti ha deluso?

Stefano Sbaccanti: La spinta a partecipare al gruppo Lovecraft Italia è senza dubbio la grande passione per il Sognatore di Providence, cui si aggiunge l’amore per la letteratura weird, fantastica e horror che ho avuto fin dalla più tenere età. 

Per questo, nel 2020, in pieno lockdown, fui uno dei primissimi utenti a iscrivermi al gruppo Lovecraft Italia. Col tempo sono diventato admin e poi ne ho un po’ preso le redini poiché il fondatore si è dovuto defilare per motivi lavorativi.

L’idea di base è offrire agli appassionati della vita, delle opere di Howard Phillips Lovecraft e la sua immensa influenza, purtroppo postuma, un luogo di ritrovo su Telegram. 

Il bilancio del nostro piccolo salotto letterario virtuale è per me molto positivo. Mai avrei pensato che nel giro di pochi anni avremmo creato una comunità di esperti e appassionati, non solamente di Lovecraft, ma anche di altri grandi autori del recente passato, come Poe, Chambers, Smith, Dunsany, PKD per arrivare ai Maestri dei giorni nostri, come King, Ligotti, Murakami, Evangelisti e altri.  

L’aspetto del gruppo che mi ha più sorpreso – ed entusiasmato, ad essere onesti – è la qualità della nostra attività editoriale: non parlo solamente delle raccolte dei racconti prodotti per i contest letterari e che compongono la serie Strani Æoni (che già di per sé sono delle chicche), ma anche delle produzioni “soliste” per la serie Mondi Ignoti: sono tutte produzioni di ottimo livello letterario. Molto del merito va anche al nostro grafico, Mario.

Due aspetti del gruppo saltano agli occhi dei partecipanti: il rispetto per gli altri e l’educazione nell’esposizione dei propri punti di vista. Ci consideriamo dei privilegiati perché in più di tre anni di attività, gli admin sono dovuti intervenire rarissime volte. Sappiamo che nel panorama dei social non è sempre così…   

Paolo Possanzini: Il Bilancio del gruppo dalla sua apertura ad oggi dopo 3 anni in cui appassionati lettori di uno scrittore come pochi, Lovecraft, che ha dato un’ impronta indelebile al genere letterario dell’orrore è decisamente positivo, non mi sarei aspettato che il gruppo arrivasse  a contare sui 400 membri su telegram. Sono rimasto piacevolmente sorpreso allo stesso modo da come gli utenti hanno risposto in maniera più che entusiasta alla decisione di aprire contest di scrittura a tema e leggere come il weird nel nostro paese sia un genere che oltre ad essere letto viene anche scritto con sincera passione.


Strani Aeoni: C'è un aspetto dell'opera lovecraftiana che secondo te non ha ancora ricevuto la meritata attenzione?

Paolo Possanzini: Probabilmente l’aspetto fantascientifico presente in alcuni racconti in quanto Lovecraft come pioniere in quanto specifico genere si è dedicato effettivamente poco però trovo che le idee presenti nelle sue opere sotto forma di misteriosi congegni come in Dall’altrove e Oltre il muro del sonno davvero affascinanti e Lovecraft stesso era un uomo profondamente appassionato di scienza come nel caso dell’astronomia.

Stefano Sbaccanti: Oggi moltissimi riconoscono che HPL sia stato uno dei più grandi scrittori della letteratura fantastica di tutti i tempi. A lui e alle sue invenzioni si deve l’uscita dai canoni dall’orrore “gotico”, legato a mostri, vampiri, licantropi e streghe, e l’avvento dell’orrore cosmico, con colori inconcepibili, universi impossibili, torture senza fine, entità mostruose non per malvagità ma per indifferenza. 

Lovecraft non è stato solo un maestro della letteratura fantastica ma anche un pensatore instancabile, un formidabile erudito e un lucido critico della realtà che lo circondava: un personaggio degno di essere scoperto o riscoperto in toto nella sua assoluta attualità. Ha saputo immettere all’interno delle convenzioni di un genere paraletterario le angosce e le metafore inquietanti della grande narrativa novecentesca.

Per me Lovecraft merita l’appellativo di classico, sicuramente nel suo territorio weird–fantastico e probabilmente in assoluto nell’area immensamente più ampia della letteratura contemporanea. Mi spingo a dire che ancora oggi non abbiamo completamente capito l’enormità della sua eredità letteraria.


Strani Aeoni: In ambito critico o artistico il gruppo ti ha aiutato ad approfondire argomenti che ti stanno a cuore o a creare qualcosa di tuo?

Paolo Possanzini: Il gruppo mi ha permesso di ampliare la mia conoscenza a livello di film di genere e anche  a conoscere in tema letterario il lato saggistico di Lovecraft con in particolare L’ orrore soprannaturale in letteratura così come ad approfondire quegli autori che Il Sognatore di Providence cita nelle sue varie opere.

Stefano Sbaccanti: Far parte del gruppo Lovecraft Italia mi è di sprone per scrivere i racconti che poi presento nei contest letterari. È la molla che mi fa concretizzare le idee che mi frullano in testa.

Ciò che mi piace è che nei contest l'importante è la partecipazione, la messa in comune di idee, l'accoglimento di suggerimenti, non la competizione fine a sé stessa


Strani Aeoni: Oltre Lovecraft, ci forniresti un breve elenco di libri, film/telefilm, fumetti, musica che ritieni importante per i Miti di Cthulhu o per il genere Weird in generale?

Stefano Sbaccanti: Non è una risposta semplice. Molti (troppi) oggigiorno chiamano in ballo Lovecraft non appena appare un tentacolo. Ovviamente non è così. A differenza di gran parte dei suoi discepoli, emuli e continuatori, l’orrore di H.P. Lovecraft convince: i suoi mostri non sono vuoti spauracchi ma entità aliene credibili. I suoi personaggi – anche i più stereotipati e convenzionali – hanno a loro carico tutta l’autenticità dell’ossessione. Le sue città maledette, case infestate, brughiere selvagge posseggono intero lo spessore soffocante dell’incubo. 

Lovecraft non barava mai; aveva rispetto del suo lettore, anche di un lettore presumibilmente poco sofisticato quale quello di un pulp come Weird Tales. 

Questo tranquillo e bonario signore di Providence non tirava a indovinare quando scriveva, non cercava facili effetti o brividi d’accatto: dietro di lui c’era un’estetica coerente e degna di un filosofo.

Paolo Possanzini: Film - Il seme della follia; The Void; La Casa; La Cosa; La fattoria maledetta; Il colore venuto dallo spazio; Dagon- la mutazione del male; From Beyond; Re animator.

Fumetti - Providence; Hellboy; I Miti di Cthuluh. 

 

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