DISAGIO - VIVERE E MORIRE DOPO IL 2020

Con massimo gaudio vi presentiamo Disagio, la nostra prima avventura letteraria nella carne viva dello stato di cose presente, pubblicato nella nostra collana più variegata, Officina Onirica


Disagio, in quanto vocabolo, significa una situazione incomoda, la pena per l'incapacità di adattarsi a un ambiente, a una situazione, alla società intera. Disagio, in quanto libro, è un'esplorazione del malessere, è una nuova forma di "inchiesta operaia" per come essa può svolgersi in un'epoca come quella della seconda decade degli anni duemila. Sono anni devastati dal totale cortocircuito fra apparato e cittadini, fra individuo e individuo; anni segnati da un tracollo comunicativo che spinge ogni parte a oscillare fra il ripiegamento in sé stessa e la pulsione ad annichilire qualunque altro da sé. 

In questo scenario orrendo, cui rifiutiamo di concedere resa, abbiamo interrogato un campione quanto più variegato di scrittori: maschi e femmine, sessantenni e adolescenti, lavoratori e studenti, disoccupati per volontà o per caso, sposati con figli o soli come cani.

Ognuno di loro ci ha fornito uno spaccato in presa diretta, doloroso o ironico, autobiografico o narrativo, ma sempre scevro da lezioni retoriche e moralismi risentiti, di cosa significa vivere, sopravvivere e morire in questo inizio di millennio.   

Con i contributi di D. Corradi, B. Guarnieri, V. Ibrahim, M. Palazzi, F. Rosati, R. Rossetti, S. Rossetti, D. Russo, P. Sista.

Impaginazione e grafica di Mario Delucis 

Il libro:

Disagio. Vivere e morire dopo il 2020



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